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Contrada Cicerino

Palio dei fanciulli 2014: Cicerino ottava nel Palio vinto da Contado

Contado si aggiundica il XIV Palio dei Fanciulli. Con 22 punti la contrada legata alla corporazione dei pescatori e mercanti del pesce, abbinata alla parrocchia di Cristo Re, ha conquistato il cencio di maggio, disegnato dal vincitore del concorso "Dipingi il cencio" Emanuele Longo, staccando di un punto Bronzone e di due punti Griona e Predalata terze classificate pari merito con 19 punti.
La contrada di Cicerino si è classificata all'ottavo posto con 10 punti.
"E' stato un successo sotto ogni punto di vista - commenta Paolo Meda, neo presidente dell'Associazione Sforzinda, organizzatrice del Palio delle Contrade - 1200 spettatori paganti, la giornata si è svolta senza intoppi, ed anche il tempo, un po' ballerino, alla fine ci ha graziato. Anche la Notte Sforzesca, sabato sera, è stata apprezzata dal pubblico. Sono molto soddisfatto: anche i fanciulli bei giochi sono stati tutti bravissimi".

Cos'è il Palio di Vigevano?

Dame e cavalieri, nobildonne e messeri, maestri d'arte, musici e poeti animano l'antico maniero, ricreando fasti e spendori della Corte Sforzesca in una magica atmosfera d'altri tempi. Una delle corti più prestigiose e potenti dell'Italia del XV secolo incontra il popolo di Vigevano, borgo prediletto per la sua Rocca e per le amene valli del Ticino.

Cortei di nobili e popolani, in abiti di preziosissima foggia, con gonfaloni e bandiere, al suono di tamburi e chiarine, rendono omaggio al Duca di Milano venuto in Lomellina per il suo diletto. Divertimenti e sollazzi, tornei e giostre rallegrano, oggi come allora, la corte in festa. Odori di spezie, sapori di succulente pietanze, armonie di note, danze e spettacoli d'ogni sorta, mirabili opere artigiane e stupefacenti riambientazioni accolgono ospiti e visitatori nello scenario del Castello Sforzesco di Vigevano, in uno squarcio di vita rinascimentale.

Le dodici contrade si sfidano ogni anno nella tradizionale tenzone per la conquista del cencio, opera d'arte di un illustre concittadino, correndo il Palio in onere del Beato Patrono della città, il frate domenicano Matteo Carreri del Convento di San Pietro Martire. Vigevano celebra così la magnifica storia del suo passato, segnato dal passaggio di grandi artisti quali Bramante e Leonardo che, come molti altri uomini d'arte e di cultura, trovarono negli Sforza mecenati colti e sensibili.

Vigevano, città ideale per volere di Ludovico il Moro, non può dimenticare i favori e i prestigi che le vennero concessi dagli Sforza. La rievocazione della sua vita in quell'epoca lontana rinnova ancora in noi il ricordo della condizione di pace e benessere di cui la città godette nel Rinascimento. Storia e tradizione, folclore e divertimento sono gli ingredienti di un evento che, da oltre vent'anni, e con grande successo, affascina il pubblico invitandolo a fare un tuffo nel passato.